Caserta
Il viaggio inizia, ovviamente, dalla Reggia di Caserta: voluta dal Re Carlo di Borbone e progettata da Luigi Vanvitelli. I lavori iniziarono il 20 gennaio del 1752, e proseguirono fino l'anno 1845. Solo alcuni dati significati della maestosa reggia: ha una superficie di oltre 4,7 ettari di terreno, di forma rettangolare, è lunga 247 mt e larga 190, con un'altezza di 41 metri. Posta su 5 paini, si contano 1742 finestre, 34 scale interne e ci sono dislocate 1200 stanze. Un capolavoro assoluto del barocco europeo, circondato da giardini scenografici e fontane monumentali. Ma la bellezza della provincia si estende ben oltre.
A pochi passi si trova il borgo di San Leucio, con il suo antico opificio della seta e la visione utopica di una società fondata sul lavoro e sull’uguaglianza. A tutt'oggi, i pochi opifici storici rimasti producono per case monarchiche e palazzi Presidenziali. I loro capolavori, li possiamo trovare nello Stato del Vaticano, nello Studio Ovale della Casa Bianca, al Quirinale e Senato. Sia il Borgo che la Reggia sono stati riconosciuti "Patrimonio dell'Umanità", da parte dell'UNESCO. Poco distante, alle pendici dei monti Tifatini, sorge un'altro borgo medievale di Casertavecchia che accoglie i visitatori tra vicoli in pietra, una maestosa cattedrale romanica e vedute mozzafiato. Si ha contezza che già fin dall'anno 861 d.C. si trovava un nucleo urbano sopranominato Casa Hirta (espressione in latino che significa "villaggio posto in alto")
Spostandosi verso nord, si incontra Teano, la “città dello storico incontro” tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II, simbolo dell’Unità d’Italia. Ma Teano è anche un gioiello archeologico con un teatro romano ben conservato, mura ciclopiche e un centro storico ricco di fascino. Tra le perle del territorio spicca Caiazzo, oggi famosa anche grazie a celebri locali gatronomici che hanno ottenuto delle rilevanze a livello mondiale, ma storicamente importante per il suo castello normanno, le chiese antiche e le viste sul fiume Volturno. È una cittadina che unisce cultura, tradizione agricola e innovazione gastronomica.
Nel nord-ovest della provincia, Sessa Aurunca racconta la sua storia millenaria con un imponente teatro romano, chiese antiche e resti archeologici di epoca etrusca e romana. Non lontano, il vulcano spento di Roccamonfina offre sentieri immersi nella natura e il suggestivo fenomeno delle “ciampate del diavolo” (antiche impronte umane fossili). Un territorio variegato, ricco di tesori nascosti, dove ogni borgo racconta una storia e ogni angolo invita a rallentare, osservare e innamorarsi della bellezza autentica del Sud Italia
Più a est si trova Alife, immersa nel verde del Parco del Matese, che conserva le antiche mura romane, l’anfiteatro e una splendida cattedrale. Qui il tempo sembra essersi fermato, e la natura si fonde con la storia in un equilibrio perfetto.
Sui rilievi del Matese, il borgo di San Gregorio Matese incanta per la sua posizione panoramica e l’accesso a sentieri, boschi e laghi montani. È la meta ideale per chi ama il trekking, la natura e l’aria pulita. Poco distante, Prata Sannita, abbracciata dal fiume Lete, è un piccolo gioiello con un suggestivo castello medievale, mulini ad acqua e scorci pittoreschi che raccontano storie antiche.
Tra le altre città da non perdere ci sono: Capua, ricca di testimonianze storiche tra cui e il Museo Campano, custode di antiche sculture e preziosi reperti romani; Santa Maria Capua Vetere, che sorge sull’antica Capua romana, è un luogo ideale per gli appassionati di archeologia, anche per la presenza dell'Anfiteatro Campano, secondo per grandezza solo al Colosseo.
Tra i borghi da segnalare c’è anche Pietramelara, con il suo centro medievale arroccato e i panorami sulla valle, Formicola e Pontelatone, noti per le produzioni vinicole locali, e Dragoni, ideale punto di partenza per escursioni nel Matese.