Cappella di Sansevero

Ci sono luoghi che non si dimenticano. Angoli di città dove l’arte smette di essere soltanto bellezza e diventa esperienza, enigma, emozione. La Cappella Sansevero, nel cuore antico di Napoli, è uno di questi. Non è facile descrivere cosa si prova una volta entrati.

Appena varcata la soglia, si viene avvolti da un silenzio quasi sacro, interrotto solo dal proprio respiro e dallo stupore che lentamente prende forma negli occhi. Al centro della cappella, su un semplice basamento, giace il capolavoro assoluto: il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino.

Un’opera che lascia senza fiato, tanto è realistica, tanto è viva. Quel velo di marmo che sembra trasparente, che aderisce al corpo con delicatezza, non si guarda: si contempla. C’è chi si commuove, chi resta immobile per lunghi minuti.

Tutti, indistintamente, ne escono trasformati. Ma la Cappella Sansevero non è solo il Cristo Velato. È un luogo carico di simboli, di mistero, di alchimia.

Voluta e concepita dal principe Raimondo di Sangro, scienziato, alchimista e figura affascinante del XVIII secolo, è un piccolo scrigno dove tutto ha un significato, dove nulla è lasciato al caso. Le statue che circondano la navata — raffigurazioni delle Virtù — sono opere straordinarie di tecnica e pensiero.

E poi, giù nelle cave sotterranee, ci sono le famose macchine anatomiche, ancora oggi avvolte nel mistero: due scheletri umani completi di sistema circolatorio perfettamente conservato, la cui origine alimenta da secoli leggende e teorie.

Visitare la Cappella Sansevero non è semplicemente entrare in un museo. È attraversare una soglia tra arte e esoterismo, tra fede e scienza, tra luce e ombra. È un'esperienza intensa, da fare almeno una volta nella vita.

Orari di apertura
Tutti i giorni (escluso il martedì): dalle 9:00 alle 19:00
(Ultimo ingresso consentito alle 18:30)
Chiuso il martedì

Tariffe
Biglietto intero: €10,00
Ridotto (ragazzi 10-25 anni, studenti universitari): €7,00
Bambini sotto i 10 anni: ingresso gratuito
Audioguida facoltativa: €3,50